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Londra, Giulia Amore è d’oro in Coppa del Mondo U20

Si ferma a un passo dalle prime otto Aurora Grandis, sconfitta nello sfortunato incrocio con la compagna di sala e nazionale

Una medaglia d’argento a squadre ai Mondiali non si vince per caso. Così come altrettanto per caso non si vince un bronzo in una gara di Coppa del Mondo dopo due anni di pandemia. E altrettanto non per caso si sale sul podio della Eden Cup.

In una città dove ogni elemento è creato per disturbare: la nebbiolina e la pioggia tanto fastidiose quanto indispensabili, per creare quel clima di rabbia contenuta in un doppio petto o in una bombetta inglese; una rabbia da te contenuta in una divisa a volte troppo stretta per immagazzinare quella frenesia di fare, di andare, di correre; la stessa che stavolta non hai avuto.

La pedana ha visto un’atleta matura, cresciuta a suon di sconfitte e di piccoli grandi risultati, soprattutto nell’ultimo periodo, tanto da diventare donna in un fascio di tempo più breve del normale. Una donna con una maschera al posto di un cappello e con un fioretto a sostituire l’ombrello d’ordinanza. Giusto per ricordare che a Londra, dove della moda parlano come se fossero portatori sani, anche gli italiani sanno come vestirsi.

God Save the King si dirà per un po’ di tempo; ma per un’ultima volta, sul trono d’Inghilterra è salita una Regina, anche se con il tricolore in mano. Una sovrana che ha dovuto barattare la ‘sorella’ nel cammino alla corona, quell’Aurora Grandis che tanto bene stava tirando e convincendo, che solo contro la sua compagna di sala avrebbe potuto capitolare. Così ha dovuto guardare dalle sponde del Tamigi gli assalti che andavano avanti senza di lei.

Il giorno dopo, la medaglia d’oro è raddoppiata in un bellissimo argento nella prova a squadre, quasi con le stesse compagne di squadra con cui, pochi mesi fa, avevate dato una lezione al mondo, rifiutando l’assalto contro la Russia ai Campionati Europei. Stavolta Giulia, Matilde, Benedetta e Carlotta si sono prese ciò per cui avevano lottato, bissando un secondo posto mondiale già raggiunto a maggio proprio dietro gli USA, ancora vincitori.

Ma stavolta questa medaglia vale di più. Perché è la conferma di un processo, la certezza di un lavoro, la consapevolezza che solo a pochi appartiene. Come alle regine, che sanno quando mettere in campo la forza o l’altra guancia, quando risparmiarsi e quando dare tutto. Che, senza strafare, sanno governare.

Di seguito i risultati e le foto dei nostri atleti

COPPA DEL MONDO UNDER 20 – LONDRA

FIORETTO FEMMINILE
1° Giulia Amore, 12° Aurora Grandis

FIORETTO FEMMINILE A SQUADRE
2° ITALIA (GIULIA AMORE, Carlotta Ferrari, Matilde Molinari, Benedetta Pantanetti)

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